Cuore del Museo Diocesano di Rossano é il
Codex purpureus,
un
evangelario greco del VI sec. di origine mediorientale, portato a Rossano
probabilmente da qualche monaco in fuga dall'oriente durante l'invasione
degli arabi (secc. IX-X).
Rimasto nascosto per secoli nel tesoro della Cattedrale, é tornato alla
luce della cronaca ai primi dell'ottocento per poi essere lanciato
all'attenzione della cultura mondiale nell'ultimo ventennio di quel secolo
ad opera soprattutto degli studiosi tedeschi O.Von Gebhart e A. Harnack.
In pergamena color porpora, da cui la qualifica di "purpureus" il
manoscritto si compone di 188 fogli contenenti il testo greco dei Vangeli
di Matteo e Marco. Gli altri due sono andati perduti.
La preziosità del documento dipende dall'antichità, dal materiale
scrittorio usato e dalle 14 tavole miniate riproducenti altrettante scene
evangeliche, che danno al testo un fascino straordinario.
La sua unicità e antichità ne fanno indubbiamente un documento di valore
inestimabile e riesce a catalizzare l'attenzione e l'interesse dei
visitatori e degli studiosi di tutto il mondo.
Buona visione
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Consigliamo i nostri
ospiti a visitare il Museo Diocesano di Rossano, dove è conservato il
Codex, per meglio percepire l'incantevole fascino che emana da questa
opera straordinaria. |