Passo biblico:
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi
discepoli gli dissero:" Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu
possa mangiare la Pasqua?" Allora mondò due dei suoi discepoli
dicendo loro: "Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una
boccia d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa:
Il maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la
Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una
grande sala con tappeti, già pronta; la preparate per noi". I
discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto
loro e prepararono per la Pasqua.
Venuta la sera, egli giunse con i dodici. Ora, mentre erano a mensa e
mangiavano Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che
mangia con me, mi tradirà " Allora cominciarono a rattristarsi e a
dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". Ed egli disse loro:
"Uno dei dodici, colui che intinge con me nel piatto". "
Ultima cena e la lavanda
dei piedi"
(Marco XIV, 12-20)
Si alzò da tavola,
depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla
vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei
discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne
dunque da Simon Pietro e questi gli disse: " Signore, tu lavi i
piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non
capisci, ma lo capirai dopo". Gli disse Simon Pietro: "Signore,
non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi
ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto
mondo; e voi siete mondi, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo
tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi".
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi, riprese le vesti, sedette di
nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate
Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore
e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i
piedi gli uni gli altri".
(Giovanni XIII, 4-15) |
Commento:
Alcune figure ricorrono in più miniature: anzitutto quella del Cristo.
E' rappresentato con tunica lunga, turchino-violacea manicata e con "imation"
che lascia libero il braccio destro; ai piedi ha i sandali, intorno al
capo un grosso nimbo crocigero. Ha barba e capelli non
artificiosamente posti, e che non cadono dalla sommità del capo sulla
fronte come vediamo poi nell'arte bizantina. Tra gli Apostoli sono
riconoscibili: Giovanni, Pietro, Andrea e Giuda. Il primo è
rappresentato erroneamente vecchio, barbuto e calvo. L'Evangelista era
giovane mentre viveva Gesù anche tale dovrebbe essere rappresentato.
Il miniatore può aver avuto presente Giovanni rappresentato vecchio
quando scriveva il Vangelo.
Pietro, chiaramente identificabile per la scena della lavanda dei
piedi, si riconosce facilmente anche nelle altre scene.
Andrea ha capelli bianchi e crespi: è il terzo nella funzione della
cena.
Giuda è rappresentato giovane e imbelle, come di consueto nell'arte
cristiana primitiva.
Al disotto delle singole scene sono rappresentati i Profeti, a mezzo
busto, con aureola, salvo David e Salomone che si distinguono per la
corona reale. Essi indicano con la mano destra il verificarsi delle
loro profezie, le quali sono scritte sui rotoli svolti che coprono la
parte inferiore dei loro corpi. Le scene con le didascalie, (le quali
indicano il soggetto o riportano parole pronunziate da qualche
personaggio) e le figure dei profeti con passi delle loro profezie,
segnano, come è stato rilevato, una prima bozza della concordanza tra
il Vecchio e il Nuovo Testamento. |